Acido Alfa Lipoico

Come sopra menzionato, è soprattutto consigliato per le persone che soffrono di pre-diabete o diabete mellito di tipo 2, in quanto stabilizzante degli sbalzi glicemici capace di favorire un corretto lavoro insulinico e migliorare l’utilizzo degli zuccheri assunti tramite l’alimentazione. Per questo motivo è utile anche per contrastare la neuropatia diabetica e  danni dovuti all’ischemia.
L’Acido Alfa Lipoico è particolarmente adatto a chi soffre della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e/o di obesità, ed è una molecola importante anche per quanto riguarda la protezione del sistema nervoso.
Inoltre, uno studio presente nella National Library of Medicine ha dimostrato che l’ALA contribuisce anche alla riduzione dei trigliceridi nel sangue e all’abbassamento del colesterolo cattivo.
Sebbene ancora non ci siano studi a dimostrarlo, sembrerebbe che l’integrazione di questa molecola comporti ulteriori benefici per la riduzione di infiammazione nell’organismo e il contrasto di stati depressivi.

Acido Alfa lipoico e dimagrimento

L’Acido Alfa Lipoico si è dunque dimostrato anche un alleato affidabile per il processo del dimagrimento.
Infatti, grazie ai benefici descritti nel precedente paragrafo, il nostro metabolismo viene indotto ad un funzionamento corretto, anche tramite la gestione degli zuccheri e lo sfruttamento dei grassi in eccesso durante l’allenamento.
D’altronde, è risaputo che quando il nostro organismo funziona nel modo giusto e l’insulina lavora correttamente, anche la nostra vitalità e resistenza corporea migliora.

Infatti, ottimizzando l’energia, il nostro corpo migliora gradualmente la capacità di sostenere work-out di maggiore intensità, bruciando di più, ma mantenendo comunque il controllo degli sbalzi glicemici; inoltre, grazie al fattore antiossidante e al contrasto dall’attacco dei radicali liberi, i nostri muscoli sono protetti da eventuali danni, migliorando quindi la nostra prestanza sportiva.
L’acido alfa lipoico può essere integrato in una dieta equilibrata, e gli alimenti contenti questo tipo di molecola sono la carne (in particolare reni, cuore e fegato) e i conseguenti derivati; ma può essere trovato anche in alcuni alimenti di origine vegetale, tra cui legumi come i piselli, frutta e verdura come pomodori e spinaci.
Inoltre, come già detto, è possibile aggiungere alla propria dieta degli integratori alimentari di ALA, così da assicurarsi di assumere le giuste dosi giornaliere di acido alfa lipoico.
La dose giornaliera da integrare si aggira tra i 1000 – 1200 mg e i 1500 – 1800 mg die per almeno 3 settimane, a seconda della propria condizione e della propria necessità.
È solitamente consigliato assumere l’integratore prima o dopo i tre pasti principali della giornata (quindi è possibile prenderlo sia a stomaco vuoto che pieno), dividendo l’assunzione in tre dosi da 300 mg o 600 mg. È consigliato assumere un dosaggio continuativo per qualche anno, ma sotto il controllo di un medico.

Controindicazioni dell'acido alfa lipoico

Nonostante l’Acido Alfa Lipoico sia un composto abbastanza sicuro, è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia e assicurarsi di non essere soggetti a possibili forme di allergia o ipersensibilità prima di iniziare l’assunzione dell’integratore.
In particolare, l’assunzione simultanea di farmaci ipoglicemizzanti e dell’integratore di ALA, in alcuni casi, potrebbe causare un abbassamento anomalo della glicemia, motivo per cui è necessario essere affiancati da un diabetologo.
La continuazione dell’integratore per un massimo di 3 mesi è risultato sicuro nei casi di gravidanza e negli adolescenti tra i 10 e i 17 anni; tuttavia, è raccomandato affidarsi al parere di un esperto, specialmente nei seguenti casi:

• se si è in periodo di allattamento o se il soggetto rientra nella fascia d’età infantile;
• se si è affetti da gravi patologie o se si soffre di insufficienze specifiche; 
• se si hanno problemi di alcolismo;
• se si è sottoposti all’assunzione di farmaci terapeutici o se ci si dovrà sottoporre a interventi chirurgici in vicinanza all’assunzione degli integratori.

Altri effetti collaterali più generici sono stati rilevati in caso di dosaggi errati e superiori ai 1200 mg; trattasi di formicolii, prurito, emicrania, crampi addominali, diarrea, nausea e vomito.